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Dal nostro Ufficio Stampa…

a cura del Dott. Massimo Iaretti

ACdV si mobilita contro le truffe

Era stato detto il mese scorso e ora, con ancora più forza, lo si ribadisce: ‘Le truffe uccidono’. Questo non è uno slogan ad effetto sullo stile di Oliviero Toscani bensì la costatazione di una realtà. Perché se è vero che la truffa non è un reato di sangue, se è vero che è un delitto perseguibile a querela della persona offesa salvo alcune circostanze aggravanti specifiche previste dall’articolo 640 Codice Penale, tuttavia quando questa fattispecie colpisce delle persone fragili, siano esse anziani, minorenni o con problematiche particolari, ha sovente degli effetti devastanti che vanno al di là del danno economico propriamente detto e più facilmente quantificabile. Infatti in questi soggetti, spesso anziani, che si vedono defraudati da un’azione criminale e senza scrupoli, di quelli che sono i frutti del lavoro di una vita o magari anche soltanto di una pensione che per loro è appena sufficiente ad assicurare il minimo per vivere, sovente subentra un senso di vergogna che, da un lato li spinge a non denunciare il fatto per timore che la notizia circoli e vengano considerati degli sciocchi, dall’altro genera ferite profonde nell’intimo che potrebbero portare a conseguenze gravi se non nefaste. In quest’ultimo caso viene utilizzato il condizionale non avendo cognizione di studi approfonditi in proposito ma sarebbe certamente il caso che una società dove le percentuali, i sondaggi d’opinione, i dati statistici sembrano essere preponderanti (uso il condizionale non a caso) si occupasse anche di questo problema che, invece, rimane troppe volte nel sommerso. Le azioni di prevenzione e di contrasto messe in campo dalle forze dell’ordine, da sempre molto sensibili su queste fattispecie di reato, sono sicuramente importanti ma non bastano. Occorre che lo Stato, d’intesa con le Regioni e il mondo del volontariato metta in campo delle iniziative che possano essere di supporto nei confronti delle vittime in modo che esse non si sentano sole ed abbandonate. Per questo ACdV dedicherà tutto il 2024 che sta per iniziare anche ad azioni in questa direzione, ad opera di sensibilizzazione dei decisori (come peraltro già annunciato il mese scorso), mobilitando tutte le sue risorse, a tutti i livelli nell’arco dell’intero anno, conscia che il Controllo del Vicinato necessita anche di una forte caratterizzazione nell’impegno sociale.

Massimo Iaretti

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