Dal nostro Ufficio Stampa…
a cura del Dott. Massimo Iaretti
Truffa grave
Nonostante l’attenzione delle Forze dell’Ordine nella prevenzione delle truffe sia alta, nonostante come ACdV abbiamo più volte, a tutti i livelli e in ogni sede posto l’accento su questo fenomeno, occorre evidenziare che i malviventi nell’architettare questo tipo odioso di reato che colpisce i soggetti più deboli sono in continua evoluzione. Nell’episodio che riportiamo, avvenuto in Provincia di Vercelli, a inizio giugno, si noterà come la sfrontatezza, unita alla tecnologia, abbia alzato il tiro.
Vittima è stata una 67enne, non del tutto tecnologicamente sprovveduta, che ha ricevuto un messaggio, che riteneva provenisse dalla propria banca, che la avvisava di una possibile frode bancaria ai suoi danni. Subito dopo, veniva contattata da un sedicente Tenente dei Carabinieri, il quale confermava questa evenienza e le diceva di trasferire 18.000 Euro dal proprio conto ad un altro, di cui egli stesso forniva le coordinate, al fine di preservare la somma da un possibile tentativo di furto informatico.
Il numero telefonico da cui proveniva la chiamata del finto carabiniere corrispondeva proprio al numero del centralino del Comando Provinciale Carabinieri riprodotto abusivamente con un’app che riesce a fare comparire in modo fraudolento un numero del chiamante diverso da quello da cui effettivamente proviene la chiamata. Grazie alla fiducia ormai carpita, andato a buon fine tecnicamente il primo bonifico, il truffatore che si fingeva tenente richiamava la vittima e la convinceva ad effettuare un secondo bonifico istantaneo di 26mila euro, sottraendole in pochi minuti i risparmi di una vita.
A prescindere dallo stato d’animo della persona truffata e da quelle che saranno le conseguenze dirette ed indirette che ha patito, sta patendo e patirà, occorre che questa informazione venga resa nota perché altri evitino di trovarsi in situazioni del genere, partendo da una considerazione: nessun appartenente alle forze dell’ordine o qualsivoglia funzionario bancario o postale chiederà mai telefonicamente a qualcuno di spostare somme di denaro, soprattutto se ingenti, per telefono. E farlo conoscere e diffondere è un’altra missione di ACdV nel contrasto alle truffe.
Massimo Iaretti