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Dal nostro Ufficio Stampa…

a cura del Dott. Massimo Iaretti

L’utilizzo del nome “Controllo del Vicinato”

Occorre tornare ulteriormente su un argomento delicato e importante per la nostra associazione. Si tratta dell’utilizzo del nome Controllo del Vicinato da parte di istituzioni e/o di associazioni che ne fanno uso senza alcun contatto o collegamento con ACdV. Tutto questo ingenera confusione su quello che è veramente il Controllo del Vicinato ovvero un sistema di sicurezza partecipata che alla sensibilizzazione dei cittadini verso la segnalazione alle forze dell’ordine di potenziali situazioni di rischio aggiunge anche una forte componente sociale. Il Controllo del Vicinato ha alla base protocolli ed è frutto di una crescita maturata con l’esperienza nel corso degli anni. Il fai da te, purtroppo è sovente causa di erronee interpretazioni ed applicazioni che, anche in questo caso, provocano confusione soprattutto se riportate degli organi di informazione. Un altro punto è quello dell’utilizzo della cartellonistica di ACdV senza autorizzazione. Questa non è il controllo del Vicinato ma ne è una componente importante perché lo identifica nei luoghi in cui viene applicato. Il logo è proprietà dell’Associazione e ne viene concesso previa richiesta formale. Avviene invece, ed è stato riscontrato in diverse realtà nelle regioni in cui siamo presenti, che ci siano comuni nei quali o l’utilizzo non è mai stato autorizzato, oppure sia stato autorizzato e non venga applicato il controllo del vicinato da tempo. Per questo ACdV sta effettuando un censimento per avere lo stato dell’arte di questa situazione e porre rimedio a tali situazioni. Lo sforzo dell’Associazione continua ad essere quello di fare comprendere a tutti i livelli la bontà del controllo del vicinato nei suoi aspetti peculiari differenziandolo da imitazioni che nulla hanno a che fare con l’Associazione ed il metodo.

Massimo Iaretti

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