Skip to main content

Autore: Amministratore

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Valera Fratta (Lo)

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il Controllo Del Vicinato a Valera Fratta è attivo da circa un anno, attualmente abbiamo tre gruppi attivi e formati più o meno da una decina di famiglie ciascuno.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Siamo venuti a conoscenza del progetto in campagna elettorale tramite il consigliere Margani Andrea, il quale ha cercato sin da subito di creare una rete dei contatti e tramite il signor Cordone, responsabile di zona, comprendere ed assimilare il suo funzionamento e le sue logiche, per capire la possibilità di realizzazione nel nostro Comune a beneficio della cittadinanza.

L’Amministrazione come lo supporta?
L’Amministrazione Comunale supporta il controllo del vicinato mettendo a disposizione risorse economiche finalizzate all’acquisto dei cartelli segnaletici e risorse umane che fanno da supporto alla nascita ed al funzionamento dei gruppi.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Sebbene nel nostro Comune non vi siano particolari situazioni di degrado/disagio sociale, nel corso dell’anno capita di essere vittime di atti di microcriminalità quali furti in casa e truffe specialmente rivolte alle persone anziane.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Il CDV si è dimostrato essere un importante deterrente con un immediato riscontro positivo nelle vie dove i gruppi sono sorti. Oltre al fattore deterrenza la nascita del gruppo CDV ha avuto un positivo effetto aggregante tra i residenti che con maggiore spirito di solidarietà e sussidiarietà hanno iniziato a fare “gruppo” in senso lato , aiutandosi vicendevolmente in svariate situazioni abbattendo quella barriera dell’indifferenza e/o della diffidenza che spesso caratterizza i rapporti tra vicini di casa.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
L’organizzazione ed il protocollo di funzionamento del CDV sono, a mio parere, molto chiari e ben definiti nella definizione dei ruoli che spettano ad ogni attore nella gestione della situazione emergenziale/di sicurezza. Solamente nel rispetto del protocollo così come oggi in essere si realizza il corretto iter finalizzato alla sicurezza dei cittadini. Mi permetto di suggerire che potrebbe essere utile almeno una volta all’anno istituire una giornata in cui i gruppi si ritrovano insieme alle forze di PL per confrontarsi sulle procedure e sulle eventuali problematiche insorte.

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’?
Abbiamo sempre pensato al CDV come ad uno strumento di fondamentale importanza necessario per implementare la sicurezza dei nostri concittadini. In un contesto generale in cui per un piccolo Comune non è fattibile avere in pianta stabile un agente di PL se non per un massimo di 12 ore settimanali, la gestione della sicurezza deve necessariamente passare da una azione partecipativa ed attiva dei cittadini. Il CDV si inserisce a pieno titolo in questo contesto di “sicurezza partecipata” proprio come ben spiegato da S.E. il Prefetto quando andai a firmare il protocollo di intesa per il CDV.

Noventa di Piave (Ve) incontro su sicurezza, furti e truffe

Incontro Sicurezza Furti e Truffe a Noventa di Piave (VE), organizzato all’interno di un progetto denominato “Controllo del Vicinato”, ovvero quel sistema che ci permette di mettere in campo la sicurezza partecipata e allo stesso tempo di prendere cura del territorio.
Una serata molto interessante con la presenza di sua Eccellenza il Prefetto di Venezia Darco Pellos, assieme al Referente provinciale dell’Associazione Controllo del Vicinato Walter Codognotto, il Sindaco di Noventa Dott. Claudio Marian, il Capitano Daniele Brasi Comandante della Compagnia Carabinieri di San Donà di Piave e le altre Forze dell’Ordine locali.
Un incontro finalizzato alla prevenzione sulle diverse tecniche di furti e truffe dove sono stati esposti egregiamente molti punti su questi temi delicati, su come le Forze dell’Ordine operano sul territorio e sulle truffe che ultimamente stanno accadendo sempre più spesso, soprattutto quelle on-line. Un compendio di informazioni molto utili che ha reso interessante la serata toccando anche temi molto delicati come quello sulla legittima difesa.
La serata si è aperta con l’illustrazione da parte dei coordinatori locali sulla suddivisione del territorio di Noventa di Piave e sul numero di famiglie aderenti con l’illustrazione di come opera il CdV in caso di segnalazione di una problematica nel territorio e di come ci si deve comportare in caso di una segnalazione di emergenza.
“É bello vedere cittadini e istituzioni così strettamente uniti nel lavorare assieme per un obiettivo comune”, così il Sindaco di Noventa di Piave ha concluso la serata ringraziando tutti i partecipanti.

Como, il Comando di Polizia Locale realizza tre video tutorial contro le truffe

Il Comando di Polizia Locale del Comune di Como, grazie al proficuo rapporto di collaborazione con l’Associazione di Controllo del Vicinato e l’Associazione Nazionale Carabinieri, ha realizzato tre video tutorial allo scopo di contrastare il fenomeno delle truffe a danno degli anziani. Le sceneggiature sono state sviluppate in base alle modalità di truffa più frequenti.
Le “vittime” sono attori professionisti, mentre gli agenti di Polizia Locale sono effettivamente appartenenti al Comando di Como.
Da oggi sarà possibile visionare il primo di questi video “La fuga di gas”, collegandosi al canale YouTube del Comune di Como.
I successivi cortometraggi “Il nonno bancomat” e “La telefonata” verranno pubblicati venerdì 26 aprile e venerdì 3 maggio. Saranno raggiungibili anche dal sito istituzionale dell’Ente e dai nostri canali social.

L’Assemblea dei Soci ACdV approva il Bilancio 2023

Sabato 20 aprile si è riunita in video conferenza l’assemblea ordinaria dei Soci per approvare il Bilancio 2023, come previsto dallo Statuto.
Il Presidente Raffero ha aperto i lavori con alcune notizie riguardanti le attività dell’Associazione, con piena soddisfazione sul numero dei soci attivi che anche per l’anno in corso è rimasto stabile. Ha poi menzionato i gruppi di lavoro composti sempre dai soci quali la Redazione e il nuovo canale Instagram. Si sta anche cercando, attraverso altri soci volontari, di portare a termine un censimento dei gruppi in particolare quelli nati durante i primi anni dell’attività di ACdV.
Anche dal punto di vista organizzativo sono state illustrate le varie attività quotidiane necessarie alla vita dell’Associazione, sia quelle di normale amministrazione sia quelle nuove, come ad esempio l’introduzione delle tessere digitali.
La campagna contro le truffe promossa dall’Associazione sta riscontrando un grande successo e viene replicata ogni settimana dai suoi Referenti in diversi comuni.
E’ stato quindi votato il Bilancio 2023, approvato dai Soci con voto favorevole e unanime, e dopo un breve dibattito conclusivo tra i Soci intervenuti in assemblea e on line, si è chiusa la riunione con il proponimento di un incontro questa volta di persona prima della fine dell’anno.

Castelnuovo Don Bosco (At), ACdV spiega il progetto

Bella serata a Castelnuovo Don Bosco in provincia di Asti dove, venerdì 22 marzo, un nutrito numero di cittadini ha assistito con molto interesse all’incontro di presentazione del progetto con la partecipazione del Presidente Ferdinando Raffero, presenti anche autorità dei comuni vicini. Per l’occasione è stata utilizzata una nuova presentazione molto più snella e coinvolgente dove i cittadini sono stati condotti all’interno del loro comune. Al termine, molte sono state le domande da parte del pubblico, a dimostrazione del vivo interesse suscitato e della volontà da parte dei cittadini di iniziare l’attività.

Alba Adriatica (Te), serata di presentazione

Il 27 Febbraio u.s., nella biblioteca comunale di Alba Adriatica, si è tenuta un’assemblea pubblica alla presenza di un folto numero di cittadini, Forze dell’Ordine, Amministratori civici e in primo piano la Sindaca, Antonietta Casciotti. Nel corso dell’incontro i Referenti soci ACdV e i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, hanno illustrato nei dettagli il Progetto di Sicurezza Partecipata e Solidale. L’Associazione Controllo del Vicinato è stata rappresentata dal Presidente Ferdinando Raffero e da due membri del Consiglio Direttivo nazionale Leonardo Cordone e Mauro Zucca, con un collegamento in video-conferenza.

Legnano (Mi), guerra alle truffe

Una serata d’informazione quella promossa mercoledì 6 marzo a Legnano dall’Amministrazione Comunale, in collaborazione con la Polizia Locale e l’Associazione Controllo del Vicinato – ACdV.
La serata, introdotta dall’Assessore Monica Berna Nasca, è iniziata con i complimenti del Comandante della Polizia Locale, Daniele Ruggeri seguito dal Sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, ai cittadini legnanesi che hanno sviluppato ben 27 gruppi di controllo del Vicinato residenziali e 14 gruppi commerciali i quali hanno il polso reale di quello che succede sulle strade.
Il Presidente ACdV, Ferdinando Raffero,  in merito alle truffe, sostiene che queste siano uguali all’omicidio perché il dopo-truffa è un’azione killer per chi ne è rimasto vittima soprattutto persone anziane alle quali con l’inganno sono stati sottratti dei ricordi di una vita. 
E’ poi toccato ad ACdV iniziare la serata con il Consigliere Mauro Zucca, il quale ha parlato della manipolazione in uso ai truffatori fornendo consigli utili su come fronteggiarli durante i vari tentativi che potrebbero mettere in atto per portare a termine il loro piano criminale, tenendoli a debita distanza mantenendo un atteggiamento distaccato e soprattutto senza farsi coinvolgere chiamando al minimo sospetto, un vicino e le Forze dell’Ordine.
Ancora più pericolose e più difficili da controllare  sono quelle via Web illustrate dal Consigliere ACdV, Claudio Capone il quale partendo dal fatto che qualsiasi  dispositivo, anche una Smart TV può rappresentare un possibile raggiro, ha condotto gli spettatori  attraverso il phishing, l’ingegnera sociale e le truffe nel commercio elettronico verso possibili sistemi di difesa da queste ultime.
Due coordinatrici hanno anche raccontato  la truffa via web subita a loro insaputa durante una transazione.
Una bella serata che ha destato interesse fino alla fine, a riprova che gli argomenti trattati interessano da vicino tutti i cittadini.

Celebrazione decennale dei gruppi ACdV di Induno Olona (Va)

Sabato 9 marzo 2024, presso la Sala Bergamaschi ad Induno Olona, si è celebrato il decennale della nascita del 1° gruppo CdV formatosi nel 2014 a seguito di numerosi furti denunciati dai residenti in una zona del paese.
Presenti le autorità civili ed esponenti delle Forze dell’Ordine: il Sindaco Marco Cavallin, il Prefetto di Varese dott. Salvatore Pasquariello, il Presidente ACdV Ferdinando Raffero, il vice presidente Alfonso Castellone, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Il Sindaco ha espresso apprezzamento per l’attività finora svolta sui territorio da parte dei coordinatori dei gruppi, ringraziando per l’impegno profuso in questo servizio alla comunità, riconoscendo l’importanza della collaborazione tra Amm.ne Comunale e CdV nel promuovere, oltre alla sicurezza, la socializzazione tra vicini di casa e più in generale tra i cittadini.
Il Prefetto dott. Pasquariello, facendo riferimento all’art.4 comma 2 della Costituzione, ha evidenziato il ruolo che ogni cittadino è chiamato ad adempiere per contribuire al progresso materiale o spirituale della società ed in quest’ottica si inserisce l’operato del CdV.
Il Presidente Raffero ha posto l’attenzione sull’aiuto ed il sostegno che l’attività dei gruppi svolge verso i più fragili, in particolare gli anziani o le persone sole maggiormente esposte a raggiri e truffe.
Il vice presidente Castellone ha sollecitato una maggior interazione e comunicazione tra Polizia Locale e gruppi operanti nel paese.
Gli obiettivi che il CdV di Induno si propone di raggiungere sono due: formazione di nuovi gruppi oltre ai 15 attuali e sviluppo di una rete tra comuni limitrofi, già in essere con alcuni, per condividere simultaneamente il maggior numero di informazioni riguardanti la sicurezza.
Il grazie va a tutti coloro che in silenzio, quotidianamente, danno il loro contributo per una società più sicura e partecipata.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di Povegliano (Tv)

Questo mese siamo stati a colloquio con il primo cittadino di Povegliano (Tv), Rino Manzan.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Già nel 2015, durante mio primo mandato, avevo indetto un’assemblea pubblica sulla sicurezza per sensibilizzare i cittadini e invitarli ad alzare l’attenzione in seguito a furti subiti in diverse abitazioni. Si formarono così i primi gruppi di Controllo del Vicinato.
Il passo successivo è stato di adottare il progetto “Controllo del Vicinato” con una delibera di Giunta, un passaggio istituzionale dovuto per rendere conformi tutte le attività legate alla sicurezza partecipata.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Ho fatto una ricerca su Internet e ho trovato che il Controllo del Vicinato già esisteva in Veneto, in alcuni Comuni del Veneziano. Ho contattato la Responsabile Regionale ACdV dell’epoca e abbiamo concordato un percorso per avviare il progetto e formalizzare le adesioni al progetto CdV.

Come è strutturato?
Seppur di piccole dimensioni, Povegliano ha 5.100 abitanti, allo stato attuale il territorio comunale è coperto in forma completa da una rete a maglie fitte di cittadini organizzati in 17 gruppi comunali e seguiti da una ventina di Coordinatori di zona.

L’Amministrazione come lo supporta?
L’Amministrazione ha sostenuto il progetto da sempre con varie riunioni con i cittadini e con la cartellonistica su tutto il territorio.
Ho delegato Livio Zago, cittadino di questo Comune, oggi Consigliere Comunale e socio di ACdV, a costruire la rete.
La mia Amministrazione è stata la prima ad avviare il progetto in ambito provinciale: in Provincia di Treviso siamo stati i primi e abbiamo fatto scuola.
Entrambi siamo stati così entusiasti dei risultati conseguiti, valorizzati anche dalla campagna di stampa locale e da alcuni servizi su TV nazionali, che abbiamo contribuito a diffonderlo in tanti Comuni della Provincia.
Oggi, nella nostra Provincia, oltre la metà dei Comuni ha adottato il progetto di sicurezza partecipata.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
In seguito all’introduzione del Controllo del Vicinato, per due anni non abbiamo più subito furti, fatto che ha incuriosito la stampa.
Negli anni successivi abbiamo registrato sporadici furti e tentativi di furto, in modo molto inferiore alla media regionale, direi grazie anche alla maggiore consapevolezza e partecipazione dei cittadini sul tema della sicurezza.


Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
In tutte le occasioni noi abbiamo sempre ribadito la funzione sociale del progetto e l’importanza dello stesso per favorire l’aggregazione tra cittadini e per segnalare ai servizi sociali eventuali situazioni di disagio.

Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione  nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
L’esperienza ci ha insegnato che per ottenere risultati è necessaria la collaborazione fattiva tra cittadini aderenti al progetto e istituzioni. 

Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’? Ritengo che la partecipazione strutturata dei cittadini attraverso il Controllo del Vicinato sia fattore irrinunciabile per raggiungere un livello di sicurezza più alto.

ACdV intervista i sindaci. A colloquio con il primo cittadino di San Zenone al Lambro

Prosegue l’appuntamento mensile con le interviste ai sindaci di comuni dove è presente un progetto supportato da ACdV.
Siamo stati a colloquio con la prima cittadina di San Zenone al Lambro (Mi), Arianna Tronconi.

Da quanto tempo nel Suo Comune è attivo il Controllo del Vicinato?
Il Progetto “Controllo del Vicinato” abbiamo cominciato a divulgarlo nel febbraio 2020 attraverso assemblee pubbliche, (che si sono interrotte causa covid), gazebi dedicati durante le varie feste, iniziative del paese, attraverso incontri dedicati a zone.

In quale modo ne siete venuti a conoscenza?
Ho notato i cartelli segnaletici, (tipici del progetto esistenti nei comuni che lo hanno già adottato e attivato),  nella zona dove lavoro nel 2019.
Mi sono subito incuriosita e mi sono attivata per incontrare il Responsabile di zona.


Come è strutturato?
Ad oggi i gruppi sono attivi tramite il sistema di messaggistica WhatsApp, abbiamo 2 coordinatori che gestiscono i gruppi, facendo poi confluire in una unica chat le segnalazioni importanti.

L’Amministrazione come lo supporta?
L’Amministrazione continua a organizzare momenti dedicati mettendo a disposizione spazi per gli incontri con l’intento di favorire la costituzione dei gruppi; durante i periodi sensibili come ad esempio il periodo natalizio, i periodi di vacanze o periodi dove si verificano particolari attività di truffe o illeciti, propone sui canali cosiddetti “social” e attraverso manifesti affissi nei locali commerciali e non del paese,  informazioni utili alla prevenzione elaborati dal gruppo del Controllo del Vicinato; mantiene i contatti con i Coordinatori attraverso il Comandante della Polizia Locale; provvede all’installazione dei cartelli dove si sono costituiti i gruppi.

Quali sono i reati maggiormente effettuati nel Suo Comune?
Tendenzialmente attività di danneggiamento di beni pubblici, truffe ai danni di persone anziane o fragili e furti nelle abitazioni.

Ritiene che il Controllo del Vicinato oltre ad una funzione di deterrenza abbia anche una funzione sociale nel senso di avvicinare o fare parlare tra loro persone che altrimenti sarebbero indifferenti?
Assolutamente sì, la funzione sociale è la parte che mi ha maggiormente colpito. Credo molto in questo progetto proprio come uno strumento che promuove la coesione sociale, il senso di appartenenza ad un territorio, un riavvicinarsi alla vita di comunità, stile “vecchi  cortili” di una volta dove ci si confrontava, sosteneva, aiutava tra vicini di casa,  
Cittadini che si mettono a disposizione di altri concittadini con uno sguardo attento e interessato a ciò che accade intorno al loro quartiere o via. Nuove relazioni che nascono proprio partendo dalla condivisione di un progetto di prevenzione basato sulla partecipazione attiva dei cittadini attraverso un controllo informale della zona di residenza e la cooperazione tra loro. Auspico in un aumento dei gruppi.


Come ritiene che possa essere potenziata la collaborazione tra CDV, Polizia Locale e Amministrazione  nel rispetto delle singole competenze e ruoli?
Credo che la strada migliore per l’Amministrazione sia quella di confrontarsi sempre con i Coordinatori del Progetto, sia direttamente che attraverso il nostro Comandante di Polizia Locale. Avere dunque, un canale di ascolto aperto, sempre aggiornato rispetto a ciò che accade sul nostro territorio, in modo da poter eventualmente apportare modifiche o migliorie o condividere “buone pratiche”.
Mantenere, anche implementare, i momenti o gli strumenti per promuovere e sensibilizzare le persone a questo progetto. Persistere nell’informazione preventiva, sia attraverso il canale cartaceo (manifesti) che attraverso i canali Social, su alcuni temi quali appunto le truffe alle persone fragili o anziane.


Pensa al Controllo del Vicinato come un qualcosa a se stante o una componente importante della cosiddetta ‘Sicurezza partecipata’?
Penso al Controllo del Vicinato come a componente fondamentale della cosiddetta “Sicurezza partecipata”, come del resto anche rispetto ad altre aree con cui noi Amministratori abbiamo a che fare. La componente della condivisione, ove possibile, con la cittadinanza è sempre un arricchimento.

error: Il contenuto è protetto da copyright